Abbiamo incontrato Alessandra Lanciotti, trapezista con esperienza ventennale e oggi Direttrice Artistica di Battiti, la Rassegna Internazionale di Circoteatro in scena al Teatro Furio Camillo dal 7 al 30 novembre.
Circoteatro
di Simone Colongo
@sim_uan
Circoteatro
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Alessandra Lanciotti, trapezista e direttrice di Battiti
Dalla ginnastica artistica alla danza, dal teatro al trapezio: quella di Alessandra Lanciotti è una storia fatta di slanci, volteggi e acrobazie. Diplomata all’Accademia Internazionale di Teatro e laureata in Lettere Moderne, indirizzo Discipline dello Spettacolo, alla Sapienza, ha attraversato le arti performative come attrice, acrobata, danzatrice e trapezista, studiando con maestri internazionali e portando il linguaggio del circo a dialogare con quello teatrale. Nel 2000 fonda la compagnia Materiaviva Performance, nel 2012 diventa co-direttrice del Teatro Furio Camillo e, dal 2013, guida come Direttrice Artistica “Battiti”, Festival Internazionale di Circoteatro. Da sempre in bilico tra aria e palco, Lanciotti continua a cercare nuove forme di movimento e di narrazione, dove la leggerezza diventa un modo per stare al mondo. Ci ha raccontato l’edizione 2025 della Rassegna.

La Rassegna Battiti è sempre stata un punto di riferimento per gli appassionati di circo e arti performative aeree. Cosa dobbiamo aspettarci di diverso per l’edizione 2025 rispetto agli anni precedenti? Quali novità avete introdotto?
Quest’anno abbiamo ampliato l’offerta artistica, puntando ancora di più sulla multidisciplinarietà. Abbiamo accolto spettacoli che si intrecciano al loro interno, creando un dialogo più ricco tra le diverse forme di espressione performativa.
Quest’anno Battiti ha un programma ricco e variegato. Potete darci un’anteprima delle performance e dei talenti che saranno protagonisti sul palco del Teatro Furio Camillo? C’è qualche nome o spettacolo che rappresenta un'evoluzione nel panorama dell’acrobatica aerea?
Lo spettacolo di chiusura della rassegna, Équilibrée, rappresenta proprio questa evoluzione. È un work in progress di un’artista italiana attiva in Francia, che porta in scena una ricerca dell’equilibrio legato all’acrobatica aerea. È una giovane under 35 che ha vinto il bando BATTITI OFF, e il suo lavoro incarna perfettamente lo spirito di innovazione e sperimentazione del Festival.
La rassegna mette sempre molta enfasi sull’interazione tra corpo, spazio e movimento. Quali sono le sfide più grandi, per una Direttrice Artistica, nel creare una programmazione che mantenga questo equilibrio tra innovazione e tradizione?
La sfida principale è la selezione, data l’enorme quantità di proposte che arrivano ogni anno. La difficoltà non è solo artistica, ma anche tecnica: molti spettacoli di circo contemporaneo hanno esigenze sceniche molto specifiche, e occorre trovare il giusto equilibrio tra la visione artistica e le possibilità logistiche del Teatro Furio Camillo.

Battiti attira artisti da tutto il mondo, creando un melting pot di stili e tecniche diverse. Cosa rende, questo Festival unico nel suo genere in Italia e cosa offre in più rispetto ad altre rassegne simili?
Battiti si distingue per l’attenzione alle produzioni medio-piccole, spesso escluse dai circuiti più consolidati del circo contemporaneo. Offriamo uno spazio di visibilità e crescita a compagnie e artisti emergenti che portano proposte innovative ma che faticano a trovare luoghi adatti per presentarle.
In tempi recenti, il circo e le arti performative si stanno rinnovando, trovando un nuovo pubblico e nuove modalità di espressione. Qual è il ruolo di Battiti nel sostenere e far crescere questa scena artistica emergente, e cosa sperate che il pubblico porti via da questa esperienza?
BATTITI ha una grande facilità nel raggiungere un pubblico che non è di settore o che non è già sensibilizzato, perché è in dialogo con il quartiere, con le scuole del municipio. Ha relazioni durante tutto l’anno con altre realtà che non si occupano soltanto di circo. Raggiunge un pubblico assolutamente trasversale. Quello che speriamo che il pubblico si porti via da questa esperienza, è che riesca a capire che anche nella bellezza e nella leggerezza ci può essere contenuto.
Per quanto riguarda il Gala di Aerea del 29 novembre, come immaginate questa serata speciale? Ci sono delle performance che ci porteranno oltre i limiti classici dell’aerea, e come pensate che l’evento risponderà alle aspettative di chi cerca un’esperienza immersiva e adrenalinica?
Per il Gala di Aerea del 29 novembre abbiamo selezionato delle performance che rappresentino le varie sfaccettature dell’acrobatica aerea, non soltanto per gli strumenti che vengono usati ma anche per le modalità di espressione, ci sarà una grossa contaminazione con la danza contemporanea, con il teatro e con altre discipline, oltre alla musica dal vivo, per sorprendere il pubblico... anche quello più esigente!

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