Ci era andata vicina un anno fa a Istanbul salendo sul secondo gradino del podio, ma le è bastato aspettare 10 mesi per prendersi la rivincita conquistando il suo primo oro Mondiale. Il percorso sportivo di Irma Testa, le cui basi si fondano sugli insegnamenti del Maestro Lucio Zurlo, non conosce limiti. Un modello da seguire per le giovani leve che vogliono avvicinarsi alla boxe.

Pugilato
di Simone Colongo
@sim_uan

Irma Testa, insaziabile vincitrice


Non è di certo così comune che un pugile in Italia riesca a ottenere un successo tale da renderlo riconoscibile al grande pubblico. La copertura mediatica cala poi tristemente se ci si sofferma sulla boxe femminile. Eppure, senza ombra di dubbio, nel 2023 non si può parlare di pugilato nel Bel Paese senza citare Irma Testa. La 26enne di Torre Annunziata è un personaggio di punta dello sport tricolore da anni ormai: irrompe sulla scena alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016, prima pugile donna italiana a partecipare alla manifestazione a cinque cerchi. Il tutto a soli 18 anni. Nella successiva kermesse di Tokio nel 2021 il suo nome si staglia ancor più prepotentemente nella storia di questa disciplina quando sale sul terzo gradino del podio, prima italiana - ovviamente - a riuscire nell’impresa. Il suo talento precoce è una garanzia per il prosieguo di una carriera in cui non smette di raggiungere risultati strabilianti. L’ultimo in ordine di tempo è l’oro mondiale ottenuto a Nuova Delhi poche settimane fa, ennesimo exploit di un’atleta con pochi eguali nel panorama internazionale di questo sport.


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Dopo una durissima battaglia con la kazaka Ibragimova in finale, ti sei meritatamente laureata campionessa iridata (categoria 57 kg). Cosa vuol dire essere sul tetto del Mondo per la prima volta?

Avere raggiunto questo obiettivo mi rende molto fiera. Ho lavorato duro e questi sono i risultati quando si lavora bene. Mi sono chiusa in me stessa durante la preparazione, ho fatto tanti sacrifici e rinunce. Avevo questo sogno e adesso l’ho realizzato.

Quanto è stato importante formarsi agonisticamente alla corte del Maestro Lucio Zurlo, presso la Boxe Vesuviana, ai fini del tuo palmarès? Raccontaci il tuo percorso di avvicinamento e di crescita al pugilato.

Mi sono avvicinata al pugilato quando ho visto mia sorella iniziare. Volevo capire come facesse a tornare a casa contenta nonostante i lividi e la fatica. Una volta provato, non ho più potuto farne a meno. Devo tantissimo al Maestro Zurlo. Mi ha insegnato valori importanti. La sua è una missione: levare i ragazzi dalla strada e insegnare loro dei sani princìpi.

Donna dei record, idolo di appassionati e non, vieni soprannominata “Butterfly” per la tua rara finezza armoniosa nell’evitare ed assestare i colpi. Cosa suggerisci ad unǝ giovane atleta che sale per le prime volte sul ring?

A chi si avvicina a questo mondo consiglio di non stare ad ascoltare cosa gli dicono gli altri. Se hai una passione devi seguirla, senza farti dire da estranei che è la scelta sbagliata o che non si è adatti. Insegui i tuoi sogni e sii sempre te stessǝ.

Sei stata la prima atleta a partecipare a un’Olimpiade (Rio 2016) e la prima a vincere un bronzo olimpico (Tokyo 2020). Come ti stai preparando per Parigi 2024? Qual è il tuo reale prossimo obiettivo?

Ho raggiunto un obiettivo importante ma non voglio fermarmi, voglio tutto. Mi preparerò al meglio possibile per le Olimpiadi, voglio guadagnarmi una medaglia importante. Non sono una donna che si accontenta. Questa vittoria al Mondiale mi ha dato la carica per migliorare e puntare sempre più in alto.

Chi è Irma Testa fuori dal ring? Parlaci dei tuoi hobby e del tuo impegno per il sociale. Come immagini il tuo futuro quando sarà il momento, ancora lontano, di appendere i guantoni al chiodo?

È una ragazza semplice a cui piace fare cose normali. Adoro passeggiare in riva al mare con il mio cane “Tokyo”. Mi piace uscire a cena con amiche ed amici. Vorrei trovare il tempo per giocare a padel ma purtroppo non riesco mai. Per il resto, il mio obiettivo e quello di aprire una strada ed entrare un giorno in un palestra, ritrovandomi tante ragazzine che praticano pugilato.


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