La carriera di Logan non sembra conoscere fine, neanche scavallando quota 40 all’anagrafe. Il nativo di Chicago, ormai legato sportivamente al Belpaese, continua a far parlare di sé in quel di Scafati. La ricetta è sempre la stessa: tanti punti a referto.

Basket
di Simone Colongo
@sim_uan

L’eterna giovinezza di David Logan


Quando David Logan uscì dalla University of Indianapolis, college di Division II della Ncaa, c’erano pochi dubbi sul fatto che avrebbe continuato la sua carriera di cestista tra i professionisti. A fronte di un fisico tutt’altro che statuario, la guardia all’epoca 23enne aveva già cominciato a fare quello che lo avrebbe reso famoso dall’altra parte dell’oceano: infilare in continuazione la retina.

La prima chance in Europa arriva proprio dal nostro paese, in Legadue. Da quelle 12 partite a Pavia nel 2005 passarono 9 anni prima di rivederlo in Italia in quel di Sassari, altra tappa intermedia – ma vincente – per un giramondo che finirà a giocare anche in Corea del Sud nel 2018. La parentesi asiatica durerà poco, perché nel destino di David si materializza un’altra volta l’Italia. Dopo aver trascinato a suon di canestri Treviso in Serie A1, all’orizzonte appare Scafati.

Un giocatore all’alba dei 40 anni potrebbe quasi pensare di gettare la spugna, ma evidentemente non è questo il caso: la sua prima stagione in Campania la chiude a 18.4 punti di media, 2° assoluto nella classifica marcatori, facendo segnare addirittura il miglior dato a livello personale nella massima Serie. Quel che più conta è, ovviamente, la salvezza di Scafati; in questo modo può continuare anche quest’anno a stupire gli appassionati di partita in partita, raggiungendo nuovi traguardi ad ogni allacciata di scarpe. L’ultimo in ordine di tempo sono i 3500 punti in Serie A, terzo assoluto fra i cestisti in attività. Non male per un “ragazzo” che si appresta a spegnere a fine dicembre 41 candeline, e che, con buona probabilità, chiuderà la propria carriera una volta terminata la stagione in corso.


Credits | Gennaro Masi / Ciamillo-Castoria 

Nella stagione 2022/2023 hai guidato il club campano alla salvezza con 18,4 punti di media e tirando con il 40,9% da tre. Che atmosfera si respira oggi a Scafati, a un anno di distanza? 

Le sensazioni sono ottime fin qui. Stiamo ancora cercando di raggiungere il nostro vero potenziale per ottenere risultati sempre migliori.

Che tipo di rapporto hai avuto con coach Sacripanti? 

Tra me e Pino c’è sempre stato un bel feeling nelle 3 stagioni in cui ho giocato per lui. Abbiamo fatto grandi cose a Scafati.

Come nasce il tuo soprannome “Il Professore”?

Ho preso quel soprannome dai tifosi di Sassari, me l’hanno dato loro.

Domenica dopo domenica collezioni prestazioni di un livello mostruoso. Sei un habitué dell'MVP di giornata di Serie A LBA. Come avviene la gestione sportiva del corpo a 40 anni? Parlaci della tua routine pre e post partita?

Faccio la stessa routine Off-Season ormai da circa 3 anni. In questo modo mantengo il mio corpo in buona forma e cerco di assicurarmi che possa sopportare l'intera stagione senza problemi di vario tipo.


Credits | Gennaro Masi / Ciamillo-Castoria

Il tuo percorso europeo è costellato di successi personali e di squadra. Dai campionati vinti in Polonia alla Coppa Italia LNP con Treviso, passando per il Triplete (Campionato, Supercoppa e Coppa Italia) con Sassari, qual è il periodo cestistico che ricordi con più orgoglio? Dove pensi di aver espresso il miglior basket?

Per me il miglior periodo con il miglior basket è stato il Triplete conquistato a Sassari. Vincere 3 titoli con la Dinamo, quell’anno, è stato fantastico. Non era mai accaduto prima d’ora e noi ci siamo riusciti nella stagione 2014/2015. Questo è un motivo di grande orgoglio.

Guardando al passato, dalla Pallacanestro Pavia nel 2005 fino ad arrivare alla Givova Scafati oggi, quanto sei soddisfatto della tua carriera? Secondo alcune indiscrezioni aleggia nell’aria la notizia del tuo possibile ritiro a fine stagione. Cosa rimarrà di David Logan nel basket giocato? Cosa hanno dato vent’anni di basket professionistico a David Logan? Come immagini la tua vita fuori dal parquet?

Sono molto soddisfatto della mia carriera. Ho iniziato dalla Division II nel College e ho dovuto guadagnarmi il rispetto in Europa, passo dopo passo. Ho giocato 7 stagioni in EuroLeague e 3 stagioni in EuroCup, quindi mi sono goduto il viaggio. Questo è l’ultimo anno che giocherò a basket, ho intenzione di ritirarmi a fine stagione. Non sono sicuro di cosa farò dopo, ma ho alcune idee. Probabilmente continuerò con la pallacanestro, rimanendo nel mondo cestistico al di fuori del parquet. Inoltre ho anche alcune attività negli Stati Uniti da gestire.


Credits | Gennaro Masi / Ciamillo-Castoria
 

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