Un risultato senza senso al culmine di un’estate surreale: appena un anno fa l’Italia del Cricket si prendeva la scena ponendo idealmente fine a una stagione di vittorie clamorose in ambito sportivo per i nostri colori.
Cricket
di Paolo Sinacore
@bigshotpaul
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L’ultimo sgarbo ai maestri inglesi
Mentre la Nazionale Italiana di Cricket si apprestava ad affrontare la selezione inglese al Cartama Oval, nessuno avrebbe mai pensato che quella sfida dei Campionati Europei T10 avrebbe potuto avere una benchè minima cassa di risonanza al di fuori di quel contesto. Uno sport solitamente snobbato alle nostre latitudini, sommariamente accostato al Commonwealth e alla cultura coloniale britannica, viene percepito come qualcosa di lontanissimo dai nostri usi e costumi. La partita in sé, per giunta, non si presentava come una battaglia ad armi pari, all’ultimo wicket: la Nazionale dei maestri inglesi lo avrebbe poi vinto quell’Europeo, mentre l’Italia aveva cominciato la manifestazione inanellando un filotto di 4 sconfitte consecutive che lasciavano ben poco all’immaginazione e alle speranze di gloria.
Credits | CricketItalia.org
Quel 29 settembre del 2021, a due passi da Malaga, pareva più che altro la ghiotta e agevole occasione di una piccola rivincita dei britannici contro l’incubo azzurro, che si era materializzato a più riprese nella torrida estate sportiva dello scorso anno. Nello specifico, erano stati due gli eventi che avevano segnato quei mesi in qualche modo irripetibili dello sport italiano: in primis, la finale degli Europei di calcio vinta dall’Italia a Londra, proprio contro i padroni di casa; a seguire, l’insperato trionfo nella 4x100 Olimpica di Tokyo, quando l’iconica galoppata di Tortu in ultima frazione ci aveva trascinato verso l’oro rimontando proprio la Gran Bretagna (poi squalificata per doping del primo staffettista). In entrambi i casi, gli inglesi erano stati fermati sulla linea del traguardo: per un rigore a Wembley, per un centesimo di secondo a Tokyo.
A voler essere precisi, la parziale rivincita sull’ovale di cricket c’era già stata appena 24 ore prima, con ben 33 run (127 a 94) a dividere le due compagini. Insomma, le premesse per far sì che anche questa disputa potesse essere indirizzata già nel primo inning con gli inglesi in battuta, c’erano tutte. Per chi non lo sapesse, nei formati a Limited Overs, gli inning sono solo due: banalmente, una squadra in attacco (in battuta) e l’altra in difesa (al lancio) nel primo; ovviamente i ruoli si invertono nel secondo. Perché paradossalmente, per quanto possa risultare arzigogolato e incomprensibile ai neofiti, il Cricket è strutturato in maniera molto più intuitiva dello stesso Baseball, per citare uno sport più famoso e con chiare similitudini. Scordiamoci pure i Test Match che si prolungano oltre i 3 giorni, format esclusivo riservato all'élite mondiale di questa disciplina. Il “Limited Overs” citato prima, permette di avere un numero prestabilito di Over già a monte: in questo caso, 10 per ogni inning (da cui la dicitura T10, formula in vigore dal 2017).
Dicevamo, l’Inghilterra parte in battuta: all’inizio del 4° over la situazione di punteggio, seppur non disperata, comincia a preoccupare gli inglesi, fermi a sole 23 run con ben 3 eliminazioni sul groppone. Il braccio di Amir Sharif fa da subito la differenza, con Muhammad Imran e Baljit Singh a dargli manforte. Dopo appena 10 lanci cadono le teste di Harrison Ward e Luke Webb, sempre tra i migliori nelle precedenti gare. Un brutto segnale per il prosieguo dell’inning, che mantiene lo stesso canovaccio dell’inizio. Il piccolo risveglio nel finale non inverte la rotta: alla pausa lunga lo score segna 87/6, e l’Italia si appresta quindi al suo turno in battuta con l’obiettivo più che fattibile di racimolare 88 run. Il ritmo tenuto dagli azzurri non è di certo indiavolato, ma si mantiene su una decina di punti di vantaggio rispetto a quanto fatto prima dagli avversari. La fiammata decisiva arriva attorno al 7° over, quando la partnership formata da Hassan Ahmad, e soprattutto da uno scatenato Baljit Singh, rompe gli indugi: è proprio il nativo di Raipur, in India, a mettere in cascina le ultime run (ne porterà in dote 43, quasi la metà del totale) che suggellano il 90/4 con cui viene liquidata l’Inghilterra.
Credits | IG European Cricket
La prestazione scuote gli azzurri, che con una serie di 4 vittorie consecutive si concedono la possibilità di giocarsi la fase successiva. Vengono poi eliminati dai padroni di casa della Spagna, ma poco importa: la seconda vittoria nella storia della nazionale contro una selezione inglese (la precedente nel 1998) resta l’assoluto highlight del torneo. L’undici ottobre scorso c’è stato addirittura spazio per una replica, nel corso dell’edizione 2022 della stessa manifestazione: l’Italia ha nuovamente battuto gli inglesi, sullo stesso terreno di gioco, a Cartama. Senza illuderci sulla differenza ancora enorme che passa tra i professionisti ai massimi livelli in confronto a qualsiasi realtà nostrana, rimane comunque la soddisfazione di aver visto anche per un solo giorno questo sport in copertina alle nostre latitudini. Quel 29 settembre 2021 è stata la ciliegina sulla torta nella pazza estate dello sport italiano: 80 giorni di vittorie inattese e risultati impronosticabili, iniziati l’11 luglio su un campo di Calcio, e terminati a grande sorpresa su un ovale di Cricket a Malaga.
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