Nel panorama del calcio mondiale, pochi gesti tecnici hanno lasciato un'impronta tanto indelebile quanto la leggendaria punizione di Roberto Carlos contro la Francia nel 1997.
Calcio
di Redazione
@redazione.ots
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La punizione impossibile di Roberto Carlos
Era il 3 giugno 1997, quando il terzino brasiliano si apprestò a calciare un pallone che, pochi istanti dopo, avrebbe sfidato le leggi della fisica e scolpito il suo nome nell'immaginario collettivo degli appassionati di calcio.

Credits | Getty Images
La scena è iconica: il Brasile ha un calcio di punizione da una distanza di circa 35 metri, sul lato destro dell'attacco. Un’angolazione che, secondo la logica comune, non offre particolari opportunità di successo diretto in porta. Eppure, Roberto Carlos si avvicina al pallone con quella sua tipica rincorsa laterale, lunga e studiata, quasi fosse un rituale. Al momento del contatto, la sua gamba sinistra colpisce con una potenza tale da far fischiare l’aria intorno. La palla, invece di seguire una traiettoria lineare, si trasforma in un vero e proprio proiettile curvo che aggira la barriera francese e, dopo una parabola impressionante, si infila all'angolino basso alla destra del portiere Fabien Barthez, incredulo spettatore di un capolavoro inaspettato.
Il gol suscitò immediatamente lo stupore e l'incredulità di tutti: dai commentatori agli spettatori sugli spalti, fino agli avversari in campo. I calcoli successivi degli esperti e degli scienziati confermarono che il tiro di Roberto Carlos non era solo una prodezza calcistica, ma anche un fenomeno scientifico. La combinazione tra la forza esplosiva, l’effetto impresso e la traiettoria insolita sfidava le classiche regole della dinamica del pallone, tanto da far parlare di un vero e proprio gol impossibile.
Roberto Carlos, con quel sinistro potentissimo, aveva applicato alla perfezione l'effetto Magnus, un principio della fisica che descrive la deviazione di una sfera in movimento con rotazione. La palla, calciata con una forza brutale e uno spin estremo, cambiò improvvisamente direzione a metà volo, curvando nettamente verso l'interno. Una traiettoria che sembrava destinata a spegnersi lontana dai pali, finì invece la sua corsa alle spalle di Barthez, lasciando tutti a bocca aperta.
Quel gol rappresentò non solo uno dei momenti più memorabili nella carriera di Roberto Carlos, ma anche uno dei simboli del calcio spettacolare degli anni '90, un'era in cui i colpi di genio individuale spesso facevano la differenza. La punizione contro la Francia è oggi ricordata come uno degli esempi più brillanti di come il talento, combinato con la tecnica e un pizzico di follia, possa produrre qualcosa di unico e irripetibile.
La punizione impossibile di Roberto Carlos continua a essere oggetto di analisi e ammirazione anche a distanza di decenni. È un ricordo vivido per chi l’ha vissuto in diretta e una scoperta affascinante per le nuove generazioni che, attraverso i video, possono rivivere quella magia. Non è solo un gol: è un'opera d'arte, un evento che trascende il tempo e che ha fissato un nuovo standard per ciò che è possibile, o meglio, impossibile, su un campo di calcio.

Credits | Getty Images
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