Il precedente record di passaggi vincenti nella massima serie italiana, detenuto da Gianmarco Pozzecco, pareva essere al sicuro ancora per un po’. Ma nel 2021 Reggio Emilia ha deciso di affidare le chiavi del suo attacco al classe ‘86 Andrea Cinciarini, e dopo appena una stagione e mezza c’è stato già bisogno di aggiornare il libro dei record, proprio alla voce assist.

Basket
di Paolo Sinacore

@bigshotpaul

Ode all’assist: esegue Andrea Cinciarini


Quando Andrea Cinciarini ha lasciato l’Olimpia Milano alla fine della stagione 2020/21, un capitolo fondamentale, oltre che il più lungo e vincente della sua carriera, si era appena concluso. Il play romagnolo, all’epoca 35enne, non era di certo il pezzo più pregiato sul mercato. I dubbi su un utilizzo non più centellinato come negli anni milanesi, dove si era per forza di cose sacrificato in termini di minutaggio, si sommavano all’età non più giovanissima; d’altro canto l’esperienza accumulata nel corso delle sei stagioni passate nel capoluogo lombardo non era ovviamente un aspetto secondario: far parte attiva di un gruppo capace di conquistare due Scudetti, tre Coppe Italia e quattro Supercoppe in quell’arco temporale, non può che aiutare la maturazione cestistica di un qualsiasi giocatore. Chi ha deciso di puntare sul play di Cattolica ha soppesato tutti questi pro e questi contro, sperando anche che l’aria di casa avrebbe potuto aiutare il “Cincia” ad ambientarsi (o meglio, a ri-ambientarsi) nel minor tempo possibile.


Credits | Ciamillo-Castoria

Il numero 20 è quindi tornato in quella Reggio Emilia che fu il palcoscenico della sua esplosione ad alti livelli nel triennio 2012-2015. Ai numeri del singolo (11.6 punti e 5.6 assist di media in 87 partite di Regular Season), si aggiunsero gli straordinari traguardi della squadra: un titolo europeo - l’ormai defunto Eurochallenge - portato a casa nel 2014, due quarti di finale, e un’epica finale di campionato (la prima nella storia dei reggiani) persa sul campo di casa in gara 7 contro Sassari, a seguito del 3° posto in stagione regolare, miglior risultato mai ottenuto dagli emiliani.

Che il ritorno in questi lidi, custodi di ricordi felici, potesse giovare ad Andrea, erano in molti a pensarlo. Ma nessuno, neanche in quel di Reggio, avrebbe mai pensato di assistere a questa versione travolgente del play cattolichino: 10.3 assist a partita nel 2021/22, 11.4 in quella in corsa; doppia doppia di media (vanno aggiunti rispettivamente 11.2 e 10.8 punti); addirittura due triple doppie a referto, la quinta e la sesta nella storia della serie A1, e le prime mai registrate da un italiano. I numeri impressionanti di Cinciarini lo hanno quindi proiettato a un record assoluto che difficilmente si pensava raggiungibile appena 2 anni fa. Si tratta dei 1772 assist di Gianmarco Pozzecco, cifra superata l’8 gennaio scorso nella gara persa contro la Dinamo Sassari; quello al compagno Mikael Hopkins è stato l’assist numero 1773 in carriera, numero - tra le altre cose - destinato a salire vertiginosamente di questo passo. E se attualmente lo stesso Hopkins è senza ombra di dubbio il suo “bersaglio” preferito, nel corso della sua ormai ventennale carriera, come specificato dal Cincia in una sua recente intervista a “Il Resto del Carlino”, sono stati tanti i partner in crime capaci di valorizzare al meglio i suoi passaggi. Tra quelli citati dallo stesso play, ne abbiamo scelti tre che rappresentano momenti diversi, ma egualmente importanti, nell’arco del suo percorso professionale.

GREG BRUNNER
Nel 2009/10 un Cinciarini ancora alle prime armi comincia a conquistare fiducia e minuti dal coach della Sutor Montegranaro, Fabrizio Frates. Dopo l’anno in prestito a Pavia in Legadue, è la sua prima vera occasione sul grande palcoscenico. La squadra annovera giocatori di livello, ma di sicuro l’acquisto più importante è quello dell’americano con passaporto svizzero Greg Brunner, reduce dalla sua prima esperienza italiana in quel di Biella. È qui che si sviluppa il feeling fra i due giocatori, che sboccerà poi definitivamente - pick&roll dopo pick&roll - quando le loro strade si incroceranno di nuovo due anni più tardi: saranno le annate d’oro di Reggio Emilia, culminate con la sanguinosa sconfitta in finale contro Sassari.

JAMES WHITE
In quella meravigliosa Trenkwalder Reggio Emilia non si badava di certo solo al risultato. Quando scattava il momento Show Time, Cinciarini poteva fregiarsi del lusso di alzare la palla in aria e trovare James “Flight” White, pronto a concludere l’alley-oop nella maniera più spettacolare possibile. L’allora 31enne americano si presentò alla corte di coach Max Menetti dopo una stagione passata ai New York Knicks, senza particolare successo. Il binomio con Cincia durò un solo anno, ma fruttò alla squadra la vittoria dell’Eurochallenge, unico trofeo europeo vinto nella storia della Pallacanestro Reggiana.

ANDREW GOUDELOCK
Non si possono trascurare gli anni milanesi, dove Andrea, in veste di capitano, ha conquistato la quasi totalità del suo personale palmares. Nel 2017/18 gli fa compagnia nel reparto esterni un 29enne che aveva iniziato la carriera nei Los Angeles Lakers mostrando lampi di grande talento, poi confermati nelle successive esperienze europee a Kazan, Istanbul (sponda Fenerbahce) e Tel Aviv. Si tratta ovviamente di Andrew Goudelock, che dopo l’annata al Maccabi decide di misurarsi per la prima volta con il campionato italiano. L’impatto è ottimo, e diventa eccellente quando nella finale playoff contro Trento prende l’Olimpia per mano e la guida al 28° titolo, vincendo il premio di Mvp delle finali. Al suo fianco, capitan Cinciarini, che ancora oggi ricorda la pulizia d’esecuzione nei giochi a due che lo vedevano accoppiato alla guardia statunitense.

Tornando ai giorni nostri, il menzionato asse Cinciarini - Hopkins non è purtroppo servito al momento ad evitare l'ultimo posto in classifica ai reggiani, con un ruolino di marcia di 5 vittorie in 16 partite. Ma nel pazzo campionato di quest'anno, la speranza di recuperare non muore mai: i playoff, infatti, distano incredibilmente soltanto 4 punti. E allora sì che il valore aggiunto che si ritrova in casa coach Dragan Sakota può essere quello che fa svoltare un'intera stagione, passando ad esempio attraverso vittorie inattese come quella contro la capolista Milano. Un valore aggiunto che, in un big match apparentemente proibitivo, porta in dote 11 punti e 9 assist a referto, indiscusso mvp dell'incontro: l'ennesimo capolavoro di Andrea Cinciarini, con la fascia da capitano e un record da rimpolpare assist dopo assist.


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