La stellina azzurra, dopo due stagioni passate suo malgrado in infermeria, ha finalmente brillato nelle file dell’Imoco Campione d’Italia e d’Europa. Sarah Fahr è una delle centrali più in vista del nostro campionato, e le occasioni per mettersi in mostra non finiscono di certo qui: ad attenderla, un’estate di fuoco con la nazionale italiana.

Volley
di Simone Colongo
@sim_uan

Sarah Fahr, un destino da vincente


Nel doppio trionfo dell’Imoco Volley, che in pochi giorni si è portata a casa il settimo titolo nazionale e la seconda Champions League della sua storia, sono tante le punte di diamante di assoluto livello. Dalle americane Plummer e Robinson, passando per la capitana Wolosz, fino ad arrivare a una leggenda come Moki De Gennaro. Inoltre, questa stagione ha finalmente avuto protagonista anche una delle giovani più talentuose a livello nazionale, futuro (ma anche presente) perno dell’Italia, di rientro da un gravissimo doppio infortunio. Sarah Fahr è riuscita nella non facile impresa di mettersi alle spalle queste vicissitudini, ritagliandosi un ruolo fondamentale nel corso dell’anno assieme a Lubian e Squarcini, sue compagne di reparto. Le tre centrali di Conegliano formano un trio apparentemente acerbo (22 anni per Sarah, 23 per le altre), ma in pratica già pronto a dare un contributo sui palcoscenici più importanti. L’obiettivo di Sarah è appunto quello di guadagnarsi l’accesso sul palco più luminoso di tutti, quello delle Olimpiadi. Quale miglior preparazione al grande evento che un’annata col club più forte d’Europa passata a competere per i traguardi più prestigiosi?


Credits | Flavio Pavanello

A soli 22 anni sei ormai considerata la Centrale di riferimento dell’Imoco Volley, stabilmente nel giro della Nazionale Italiana. Com’è nata la tua passione per la pallavolo? Qual è stata la tua formazione giovanile?

La pallavolo in realtà per me non è stata amore a prima vista, anzi. Prima di dedicarmi a lei ero innamorata persa della ginnastica artistica, era semplicemente l’unico sport che mi appassionava veramente. Il problema della mia altezza però influenzava un po’ i miglioramenti in palestra e i risultati nelle competizioni, ed essendo molto competitiva già da piccola questa cosa non mi andava giù. Decisi così di provare la pallavolo sotto il consiglio di mia mamma. Mi misero nel Mini Volley e io non mi divertivo per niente.. spesso dimenticavo anche le scarpe e facevo gli esercizi scalza. Tornai alla ginnastica ma i problemi erano sempre gli stessi. Dopo qualche anno però, la mia migliore amica di quei tempi mi convinse a riprovare con il volley. Fu così che feci il mio primo vero allenamento di pallavolo con l’Under 12 e mi innamorai perdutamente di questo sport.


Credits | Flavio Pavanello

Neo Campionessa d’Italia, da poco Campionessa d’Europa, un cammino in ascesa colmo di trofei vinti, senza dimenticare la Supercoppa e la Coppa Italia, anno dopo anno, con una costanza mostruosa. Dove vuoi arrivare? Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Hai mai temuto che tu possa in qualche modo abituarti alla vittoria?

Beh, diciamo che la costanza negli ultimi anni non è stata proprio il mio forte. A causa dei due infortuni al legamento crociato del ginocchio destro, ho perso molto tempo e alla mia età (22 anni) 2 anni senza giocare fanno una grandissima differenza. Sono contenta adesso di aver recuperato completamente e di aver raggiunto un equilibrio che mi ha portato a tornare in campo senza stop. Posso finalmente godermi ogni singolo allenamento e ogni singola partita e concentrarmi solo ed esclusivamente alla mia crescita tecnica. È vero, questa stagione è stata ricca di soddisfazioni, ed è stato meraviglioso condividere questo percorso con delle compagne di squadra così. Ogni vittoria e ogni conquista avevano il loro sapore speciale e vi assicuro che non ci si abitua mai... anzi, si diventa sempre più famelici, ed è questo il segreto del successo all’Imoco. Per quanto riguarda i miei prossimi obbiettivi direi che sono chiari: guadagnarmi un posto in nazionale, successivamente guadagnare la partecipazione a Parigi, e inifne realizzare il sogno di qualsiasi sportivo, portando a casa una medaglia olimpica!


Credits | Flavio Pavanello

Seppur ancora giovanissima, sei già tra le migliori centrali del Campionato per pericolosità al servizio e abilità a muro. La tua efficacia in attacco è ancora più sbalorditiva, visto che hai chiuso una stagione lunga 33 partite con il 57.9% di perfezione in attacco (la migliore fra le pari ruolo). Qual è invece il punto debole su cui ritieni tu debba lavorare maggiormente?

Intanto vi ringrazio per i complimenti. Come avete detto voi i miei punti di forza sono in primis il muro e poi successivamente l’attacco. In quest’ultimo fondamentale però devo migliorare molto la fast che purtroppo non ho mai giocato più di tanto è quindi con gli anni non è mai cresciuta di livello. Poi sicuramente devo fare un grande lavoro di miglioramento in difesa (faccio ancora un po’ fatica a buttarmi sul ginocchio operato) e in battuta. Non si smette mai di imparare e migliorare!


Credits | Flavio Pavanello

Sei un grande esempio di caparbietà e dedizione, nella vita come nello sport. La tua carriera è stata segnata da due brutti infortuni, praticamente consecutivi. Una forte componente psicologica ti ha permesso di rientrare in campo più forte di prima, andando a vincere con la Imoco Volley ogni trofeo che poteva essere vinto. Come gestisci queste continue sfide ai massimi livelli? Qual è la tua routine pre-gara in queste situazioni di alto livello?

Più sfide di alto livello si giocano, più ci si abitua alla tensione e alle emozioni che esse portano con sé. In questi anni ho avuto l’occasione di conoscermi sempre meglio e ho trovato la routine perfetta per me prima di ogni partita. La routine prevede di NON PENSARE ALLA PARTITA! Questo perché ho capito che rendo al meglio quando la partita viene verso di me e non quando io vado verso la partita... non so se mi sono spiegata! Cerco semplicemente di godermi il momento e penso a divertirmi, e tutto il resto di solito viene da sè!


Credits | Flavio Pavanello

Raccontaci le tue passioni extrapallavolistiche. Chi è Sarah fuori dal rettangolo di gioco?

Sarah fuori dal rettangolo di gioco è una ragazza solare che ama la vita è vuole godersela appieno. Cerco sempre nei momenti liberi di scoprire posti nuovi e di stare a contatto con la natura... mi da un senso di pace e tranquillità! Mi piace molto leggere, fare dolci, dedicarmi al pianoforte; diciamo che qualsiasi attività va bene pur di non stare ferma a far niente!
 

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